Bene, state per mettervi tutti a tavola. Ne uscirete – sempre se vi sarà possibile alzarvi dalla sedia – probabilmente tra quattro ore. Le donne di casa si saranno messe ai fornelli da stamattina presto per prepararvi il pranzo più luculliano possibile. Ecco, è proprio a voi che mi rivolgo, ragazze, mamme e nonne di casa: ma perché non lasciate perdere la cucina e non vi fate invitare al ristorante?! Se siete fortunate, ai fornelli trovate quel gran figo di Bradley Cooper che apre le ostriche manco fosse l’ultima cosa che deve fare prima di morire. Sì, ho visto “Il sapore del successo” e queste sono le prime riflessioni che mi sono venute in mente:
1. Ragazze, mamme, nonne che siete andate a vedere il film – se non lo avete ancora fatto, cosa state aspettando?! sbrigatevi – perché “si parla di cucina”, non raccontate palle: voi avete preso il biglietto in anticipo su internet perché lo chef in questione è – non mi stancherò mai di dirlo – quel gran figo di Bradley Cooper. Vi ho sentito distintamente in sala sospirare ripetutamente dicendo: “Madò, com’è bello!”. Oppure ero io? Vabbè – cof cof – poco importa.
2. Pare che buttare per aria tutto il servizio buono di ceramica sia una perfetta valvola di sfogo: sfruttate le idee altrui ad uso quotidiano. Così risparmiamo la corrente della lavastoviglie e non danneggiamo l’ambiente.
3. La prossima volta che organizzate una grigliata, contattate Riccardo Scamarcio: come mette lui sul fuoco i pezzi di carne, nessuno mai. Ricky, non so se ci hai pensato, ma se dovessero mettersi male le cose dalle parti di Cinecittà, hai un futuro assicurato. Senti a ‘sta scema.
4. Non appena avrò l’occasione di entrare in un ristorante da stella Michelin – ché mica si scherza qua, qua siamo gente seria – prenderò prima un aperitivo al bancone, poi mi sposterò al tavolo dove ordinerò: mezza bottiglia di vino, due bicchieri d’acqua del rubinetto, un piatto à la carte e una degustazione. Così, giusto per seminare il panico nelle cucine e in sala. Chi ha visto il film sa di cosa parlo.
5. Manco a dirlo, la notte stessa ho sognato che lavoravo in un ristorante da stella Michelin – tutto vero, purtroppo – ed ero quasi figa come Sienna Miller mentre cucina sgombro. Ho detto quasi?! Volevo dire più figa – è il mio sogno, decido io, oh. Quindi il film, dai che ti ridai, ha avuto il suo successo… oppure ho sognato Bradley Cooper? Vabbe – cof cof – poco importa.
Ah, quasi dimenticavo: Auguri Immacolatè.
#quelgranfigodibradleycooper #tuttacolpadimurphy #ecciao
fantastico!
Grazie Antonella! 🙂