Ci siamo quasi, ancora poche ore e il delirio della festa più commerciale dell’anno avrà inizio. Di cosa sto parlando? Dai, non fate i finti tonti! Parlo del giorno in cui si regalano disgustosi cioccolatini a forma di cuore e improbabili peluche con altrettanti improbabili messaggi d’amore. Già, armatevi di pazienza: domani è San Valentino!
Qualcuno stava cercando di farlo passare inosservato, qualcuno se ne è appena ricordato e ha già fatto scattare la chiamata disperata all’amica che lavora in profumeria chiedendole un prodotto qualsiasi che sia più o meno nei gusti del/la compagno/a. Qualcun altro invece uscirà la scusa del “è-tutti-i-giorni-san-valentino-amore-mio-pucci-pucci-bao-bao” per non incorrere in una tragedia in tre atti. E se reperire il regalo “perfetto” può sembrare cosa da niente – ancora con ‘sti orsacchiotti e ‘sti cuori rosa?! – decidere come passare la serata potrebbe non esserlo altrettanto. Certo, perché tante volte, cari/e signori/e, il regalo è proprio tutto lì. Locale alla moda, serata casalinga romantica con petali di rose cosparsi per tutto il salotto o scambio di coppia: qualsiasi sia la vostra scelta tenete a mente (e questo vale soprattutto per i maschietti) che la cosa più importante in tutta questa storia è il contorno, cioè la dimostrazione lampante dell’impegno che c’avete messo nel pensare e organizzare una serata che potesse sorprendere la vostra dolce metà. Sì, proprio così! Anche se una donna non lo ammetterà mai apertamente, lei smania per scorgere quel rivolo di sudore sulla vostra fronte, quel momento di ansia perché le cose “vadano come devono andare” per compiacerla.
Io, da single 31enne, reputo la festa di San Valentino una buffonata senza precedenti, una festa con la stessa utilità della fatidica domanda dei parenti a Natale “e-tu-quando-ti-sposi?”. Ad ogni modo, per scongiurare la cattiva sorte ho pensato a tre diverse alternative per passare la serata:
1. Guardare un buon film comico in pigiama – rigorosamente con i calzettoni in spugna, una matita tra i capelli e un plaid a quadroni. Facile, veloce e se in più a casa ho i popcorn, il gioco è fatto.
2. Finire il mio puzzle da 2000 pezzi cominciato due Natali fa e mai portato a termine. Le ballerine della “Lezione di danza” di Degas mi ringrazieranno.
3. Partecipare ad una festa per single a San Valentino. Mi è capitato, a 19 anni, di andare ad una di queste serate per scherzo. All’ingresso del locale pescavi una carta tagliata in due e dovevi trovare l’altra tua metà. (Scusa, ragazzo che quella sera avevi pescato il re di denari come me, se ho passato il resto del tempo ad ignorare i tuoi sorrisi, ma all’epoca gli spilungoni muniti di brufoli, occhiali, pancia in esubero e pochi capelli non rientravano nei miei gusti. Ero sciocca e piena di pregiudizi…).
Comunque, basta davvero con questa storia di San Valentino e del putto Cupido che lancia frecce a casaccio tra la folla. Ho visto più coppie assolutamente disassortite e infelici che amore con la A maiuscola. E poi ancora con ‘sto fatto dei cioccolatini, dei mazzi di fiori e delle lettere d’amore eterno?! Ho assistito a liti furibonde perché lui aveva dimenticato il giorno fatidico. Ché pure tu, figlio mio, come fai ad usare questa scusa quando le strade sono piene cuoricini, i negozi straripano di intimo rosso manco fosse di nuove Capodanno e di peluche con su scritto Ai-lov-iu?! Poi lei fa bene ad andarsene in bestia. Tanto vale dirle che non ti va di festeggiare perché vorresti farla sentire una donna speciale ogni giorno della sua vita – poi prova a farlo veramente, altrimenti perdi di credibilità – e che l’amore non si valuta esclusivamente in base al giorno di San Valentino.
Io, da persona contraria a priori alle smancerie, spero comunque che l’anno prossimo avrò la possibilità di scegliere se sì o no festeggiare. Cioccolatini sì, cioccolatini no. Petali di rose sì, petali di rose no. Vino sì, vino no. Ehi, non scherziamo… vino sempre. Salute, e che Cupido ce la mandi buona!
#tuttacolpadimurphy #ecciao
Effettivamente cercare di festeggiare San Valentino senza porgere il fianco a cioccolatini e altre trovate del marketing è sempre più difficile. Però ci si prova dai.. 😉
L’importante è provarci! 😉