Che sia ben chiaro, non vuole essere un vanto, ma da circa quattro mesi sono diventata zia di una bellissima, simpaticissima, buffissima, bellissima, tenerissima, bellissima – ho detto troppe volte bellissima?! – bambina. Il ruolo di zia è fatto di molteplici sfaccettature e molteplici compiti più o meno ardui, in base a età e comportamento.
Quel che è ormai certo, è che non ti puoi arrogare il titolo di “Zio/a” se non hai prima cambiato un pannolino. Eh no! Che ti credi?! Anche Super Mario per passare al livello successivo doveva sconfiggere una miriade di tartarughe e altri imprecisati nemici. Vuoi vedere che invece tu te la passi liscia?! E cambiare un pannolino – ragazzi, ma davvero eh – segue proprio lo stesso challenge di Super Mario Bros: più scendi in fondo e più è complicato.
Il primo step è roba da pischelli. L’annuso con scoperta del possibile contenuto odoroso all’interno del pannolino.
Il secondo step è psicologicamente complesso, perché più rimuovi dal poppante i diversi strati di tessuto e più ti attanaglia il dubbio di non riuscire a portare a termine l’operazione di ripulitura. Prima scorgi una macchiolina sulla tutina, poi ne scopri una più consistente sulle calze e infine il cataclisma sulla mutandina da Fantozzi che si ritrovano queste creature di cui a questo punto ti chiedi l’origine.
Non so se parlarvi del terzo step, quello in cui sei quasi arrivato/a allo stato primordiale. Non ti resta che aprire il pannolino e scoprire il contenuto di cui già hai il sospetto. Quello, ragazzi miei, è come un salto nel vuoto: non sai mai cosa può capitarti. Ma lo devi fare a costo della vita, altrimenti per te niente coccarda “ZIO/A” e sentirai per sempre questo senso di incompletezza!
Gli step successivi sono quasi praticamente in discesa, se escludiamo la pulitura e rimozione di eventuali residui appiccicati un po’ ovunque sul poppante, tanto da farti chiedere come sia possibile che un essere così piccolo e tenero produca “materiale” così immondo!
La vestizione successiva è spesso accompagnata da sorrisi da parte del neonato ormai lindo e pinto, che mi sa mi sa prende proprio in giro lo zio/a. Non lasciatevi beffare: potrebbe approfittare della vostra momentanea effervescenza per la quasi riuscita dell’operazione, sganciando una serie di contrattacchi sotto forma di fontanelle improvvise o bombe a propulsione automatica. Voi non vi scoraggiate e ripetete l’operazione di ripulitura se necessario, in modo da stanare nemici della mutandina pulita e del pannolino asciutto.
Che che se ne dica, ho ottenuto la mia coccarda con il plauso della commissione dato che mia nipote, per i miei commenti a caldo, ha riso – di me, ne sono certa – per tutto il tempo! Un giorno potrò dirle di averle ripulito il deretano da pericolosissime scorie radioattive e nessuno potrà contraddirmi!
Ehi, Super Mario, scansati ché ora il gioco lo faccio io, va!
#tuttacolpadimurphy #ecciao