Il lunedì dopo Ferragosto è il lunedì meno lunedì nella storia dei lunedì. E se nominare quattro volte lunedì in una sola frase non vi ha stancati, significa proprio che è estate! Sì, perché nei giorni dopo Ferragosto – sarà per il caldo, sarà per una questione di principio, sarà perché qualcuno è proprio così di natura – succeda quel che deve succedere, non interessa a nessuno.
E se questa consuetudine vale ogni anno sin dalla notte dei tempi, figurarsi nella settimana più calda degli ultimi secoli. Da qui nasce la famosa espressione “Ehi, rilassati, che fasc’ cald’!”, pronunciata in coppia con una mano a palmo aperto che si muove avanti e indietro. Il più delle volte, suddetta frase viene rivolta a bambini, adulti, cani, gatti, lombrichi, insomma qualsiasi essere vivente che ancora sente la forza di urlare o agitarsi quando fuori non si muove una foglia per il caldo asfissiante. “Ma tu sei in Puglia”, direte voi. “Non tutti vivono in zone di caldo estremo”. Questo sarà anche vero, gente, ma il 15 agosto è 15 agosto per tutti. Quindi figurarsi il lunedì dopo. Il lunedì dopo Ferragosto è paragonabile al professore che entra in aula per una sola supplenza di un’ora. Tutti si accorgono che c’è ma nessuno lo caga, povera anima.
Fatta questa doverosa premessa, vorrei spiegarvi com’è andata la mia giornata di ieri. Non so come si è svolto il vostro 15 agosto. Posso solo dirvi che il mio è stato un ferragosto all’insegna del “chi se ne importa, fatemi stare tranquilla”. Già, perché non avendo organizzato nulla – il mare manco a pagarlo, c’è la ressa; il ristorante manco morta, c’è la ressa; il lido dovevi averlo prenotato tre mesi prima, perché c’è la ressa – alla fine ho deciso di passare una giornata tranquilla in famiglia. In campagna. Quando gli animi si sono scaldati e hanno attaccato con il karaoke, ho preferito dirottare per una passeggiata in solitaria.
C’avete presente quelle campagne sperdute che si vedono solo nei film? Quelle con il proprietario di un terreno – un signore non molto affabile in pantaloncini e torso nudo – accompagnato da un cane rabbioso che scopre dei malcapitati nel suddetto terreno e questi poveracci subiscono le pene dell’inferno per essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, solo perché erano usciti fuori strada per fare una fermata-pipì?! Beh, oggi posso dire fieramente di aver scampato un pericolo pressoché simile. No, non cercavo una toilette. Mi ero allontanata, come dicevo, per scampare al karaoke e approfittarne per scattare qualche foto. Solo che, non volendo, sono entrata in un minuscolo terreno senza recinzione, all’apparenza dismesso. Nella strada di fronte c’era un’abitazione. Fin qui tutto tranquillo. Scatta di qua, scatta di là. Finché non ho sentito gridare alle mie spalle: “Cosa pensi di rubare lì? Quella è tutta roba mia!”.
Ouh! Rubare?! A me?! Non mi sono neanche girata, ferma sulla questione “oggi fatemi stare tranquilla” e sperando di non essere io la persona alla quale era stata rivolta quella domanda – rubare?! a me?! io pure quando entro nei negozi con i pannelli metal detector e non tocco niente ho paura che suonino quando esco – e ho continuato a fotografare dei meravigliosi fichi d’India. Finché non ho visto il proprietario dell’abitazione di fronte in pantaloncino e collana doppia maglia in oro, penzolante sulla pancia nuda e sudata, nonché proprietario di quella striscia di terreno sul quale mi ero avventurata, avvicinarsi alla sua recinzione, accompagnato da un gigantesco cane che mi puntava e tenuto fermo chissà per quale grazia divina, dalla mano del padrone. Il simpatico amico a quattro zampe sputava bava e ringhiava. Hanno passato tutto il tempo a fissarmi fitto fitto. Avrei voluto dire all’affabile signore con il suo Cerbero a guardia del fortino “Ehi, stai calmo che fa caldo”, accompagnando le parole al movimento della mano. Ma tanti anni fa, mi hanno insegnato che di fronte ad un cane arrabbiato e pronto ad attaccare, non bisogna mai gesticolare. Mentre passavo lì davanti per rientrare alla mia più sicura giornata karaoke, pensavo: “Ma con una macchina fotografica reflex in mano, nessun guanto a protezione delle mani qualora raccogliessi veramente dei fichi d’india e soprattutto nessuna tuta da Eva Kant, io, a te, che ti devo rubare?! Relax bello, oggi è Ferragosto!”.
Mah, ragazzi, bella la campagna eh. Ma mi sa che preferisco il mare!
#tuttacolpadimurphy #ecciao
Il Ferragosto, prima del lunedì… Praticamente delitto e castigo.
Sì, quello è quando l’universo ti lancia un messaggio: “BTS, Ben Ti Sta”! Non ci si può fare nulla! 😅
Tutto è scritto, noi non sappiamo leggere bene😄
Proverò a sentire che dice Paolo Fox… magari può organizzare dei corsi online per noi comuni mortali! 😂
Non sarebbe male che sull’argomento ci ho giusto la terza elementare 😂
Eh io neanche quella!! in quel corso sono stata ripetente! 😂
😂😂😂🥂
Eva Kant spacca! 🙂
Sì, Eva Kant spacchissima! Il cane del proprietario… pure! 😂😅
Questo film spacca ancora di più: https://wwayne.wordpress.com/2020/03/01/un-uomo-coraggioso/
Vero! Dovrò vederlo prima o poi! 😊
Ti manderà in estasi, ne sono certo. C’è anche un personaggio femminile davvero cazzutissimo (quello interpretato da Jennifer Esposito). Grazie per la risposta! 🙂
Capisco come ti sei sentita… penso come quando io nello scorso inverno sono stato avvicinato da una donna di una cava che mi chiedeva perchè facevo foto camminando davanti alla loro proprietà (non capendo che a me interessava il laghetto con le paperette e lo sfondo delle montagne, il tutto innevato)
Esattamente! A volte la macchina fotografica ti porta inconsapevolmente in giro e non sempre capisci se puoi o no avvicinarti ad alcuni posti. Le paperette magari si erano anche messe in posa ! 😂
esatto, è lei che comanda 😀
Meglio la montagna!
Sicuramente! C’è però un acceso dibattito secondo il quale alcuni non sanno scegliere tra mare e montagna perché entrambe le atmosfere comunicano qualcosa. Che ne pensi ? 😊
Il mondo è pieno di disadattati! Io preferisco tutto, basta stare in vacanza!
Ecco! Hai detto le parole giuste: basta stare in vacanza! 😍