Le scatole di Natale, i film della vigilia e le rimasuglie di Santo Stefano

Bene. Come dice il saggio, anche queste feste, ce le siamo tolte dalle scatole! E che scatole! In giro ci sono ancora carte da regalo, imballaggi, coccarde, nastri colorati e cartoncini di ogni genere e dimensione! Ogni anno, prima di riuscire ad eliminare tutti i rifiuti prodotti dai regali di Natale, devono passare almeno due settimane. Roba che arrivo all’anno nuovo e ancora devo decidere in quale bidone dei rifiuti vanno le plastiche da imballaggio e in quale il cornetto decorativo allacciato al nastro che chiude il pacco.

Allora?! Come sono andate le vostre feste? Avete digerito? Avete deciso di cominciare la dieta, invece siamo al 29 dicembre e state ancora vivendo nella scia del santissimo Natale?! Ogni giorno pensate sia finita e invece vi presentano a tavola le rimasuglie della vigilia, per non parlare di quelle di Santo Stefano?! Inutile dimenarsi, ragazzi, il periodo delle feste natalizie va dal giorno dell’Immacolata al giorno dell’Epifania, che tutte le feste porta via. E il detto, come sempre, non viene usato a caso. Bisogna aspettare almeno il 6 gennaio per poter immaginare di cominciare un accenno di rimessa in forma. Date preventive sarebbero da considerarsi assolutamente non conformi alle regole di buona creanza!

Ad aggiungere rotondità ai nostri corpi – qualcuno più in forma, qualcuno meno – ci sono le circostanze del periodo. Eccerto, perché se non si sta seduti a mangiare, a giocare a tombola o a carte, si sta sdraiati sul divano a raccontare fatti vecchi e nuovi, a sfottere i cognati scapoli e i nipoti con laurea pendente. E non so se ci avete fatto caso ma, già dai primi giorni di dicembre cominciano a propinarci in televisione una sequela di film a tema natalizio per grandi e piccini. E anche lì, qualcosa è andato storto!

Perché?! Per cominciare, sono tutte storie a lieto fine pseudo-romantico. Questo dovrebbe dirla lunga. La trama è trita e ritrita, o come direbbe qualcuno “telefonata”. C’è una sorta di aurea buonista che aleggia per tutta la durata del film e quel fastidiosissimo atteggiamento da famiglia perfetta del Mulino Bianco: sono tutti sempre perennemente buoni, felici, sorridenti ed ubriacati dalla magia del Natale. Io, durante il periodo natalizio, anche solo quando mi impegno a salutare i conoscenti sorridendo per la strada – nonostante senta un odio immotivato nei confronti di chiunque – immagino di aver compiuto uno sforzo titanico che va ben oltre le capacità umane e si avvicina più alla destrezza dell’eroe urbano. In compenso, il protagonista dei suddetti film è quasi sempre un lui o una lei che (a scelta):

  • Ha perso il compagno di una vita a causa di un incidente o una malattia e non crede più nell’amore
  • Crede molto nel caso o per nulla
  • Si aspetta il colpo di fulmine

Di solito i due, al primo incontro, si odiano e fuggono via l’uno dall’altro detestandosi tantissimo. Poi una serie di casi della vita li fa incontrare nuovamente. Oh questi, a New York, non si erano mai visti prima e all’improvviso si incrociano ad ogni angolo di strada! E più si incontrano più si detestano. Ma il caso porta di nuovo le loro vite a scontrarsi. E più si scontrano e più finiscono per piacersi alla follia. Insomma, non vi faccio un riassunto, sapete come vanno a finire certe cose in certi film!

Ma il fattore che più mi urta in tutta questa storia non è tanto l’idea del finale romantico positivo – ché tanto è un film e sappiamo che il cinema è nato per farci vivere l’illusione di un mondo migliore – quanto quei piccoli dettagli fastidiosamente in armonia. Punto primo, sono belli come il sole (quasi sempre, ma non semprissimo) e hanno due file di denti bianchissimi in tono con le strade delle città nelle quali vivono, innevate come di consuetudine e ripulite alla perfezione dalla neve perché in questi film il sale non manca mai. La protagonista femminile ha dei capelli sempre perfetti. Di solito sono lunghi e fluenti, con morbide onde in stile sono-uscita-dalla-doccia-e-si-sono-asciugati-così-senza-aggiungere-prodotti. Ma io vorrei capire: come mai lei non sembra soffrire per tutti i nodi causati da sciarpa e cappello?! Perché io, invece, arrivato l’inverno, litigo così tanto con la spazzola che ad un certo punto assomiglio a Chucky la bambola assassina?! Cioè com’è possibile che i suoi capelli meravigliosi non facciano mai una piega?! Io torno a casa ed è ogni volta un pianto: i capelli si sporcano dopo mezza giornata o si attorcigliano così tanto che neanche Arianna alle prese con la sua matassa riuscirebbe a districarli! E poi la lei di questo genere di film usa il lucidalabbra (deve avere l’aspetto della ragazza acqua e sapone) e – magia delle magie – le folte chiome non le si appiccicano sopra nonostante la bufera di vento o l’ingombro dello sciarpone. Ma che solo a me succede che passo più tempo a cercare di spostare i capelli dalla bocca che a truccarmi?! No così, chiedo per un’amica.

E che dire del protagonista maschile?! Affascinante, dolce, sensibile, affettuoso, premuroso, romantico fino allo sfinimento e disponibile… In una parola: P-E-R-F-E-T-T-O! Ragazzi, ho capito la magia del Natale, ma questa è fantascienza! Poi non dobbiamo stupirci se le coppie scoppiano dopo poco e il numero dei divorzi supera quello dei matrimoni. Eh, oh!

Scusate, lo so che a Natale bisognerebbe essere tutti più buoni, ma è più forte di me. D’altronde qualche difetto dovrò pure averlo! Chiedete a Murphy. Eh, oh!

#tuttacolpadimurphy #ecciao

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19 pensieri riguardo “Le scatole di Natale, i film della vigilia e le rimasuglie di Santo Stefano

  1. Per me le vere feste iniziano domani.
    Il mio “fine anno” lavorativo è sempre molto intenso, da panico.
    E poi Natale con tutti questi obblighi (parenti, regali, essere sorridenti) non è che mi piaccia poi molto.
    Ma da domani sono in ferie, per 9 giorni dimenticherò tutto e tutti, almeno spero.

    1. Sì, la cosa che più mi disturba è proprio questo “dover essere più buoni” a tutti i costi! Che è ciò che più emerge nei film natalizi!
      Buone feste…ehm ferie allora! Ci vuole ogni tanto di dimenticarsi di tutto e tutti! Dicono che in questo le Maldive aiutano! 😂

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