Il frigorifero degli americani, la frutta sciroppata e le cassette di mia mamma

No, scusate, io mi rifiuto. Ora qualcuno deve fermarsi con me e spiegarmi cosa sta succedendo. Perché seriamente ci sono cose alle quali non arrivo. No no, ve l’ho detto: ora qualcuno mi spiega tutto per filo e per segno. Avanti!

Per cosa mi sta ribollendo il sangue nelle vene e la bile nel fegato?! Per il mondo di Internet: sempre lui! Non ci posso fare nulla. Io cerco di non osservare, di farmi i fatti miei, ma sono i fatti che vengono al mio cospetto. E chi sono io per cacciarli a mille miglia dal mio apparato digerente?! Ne avevo già parlato l’anno scorso in un articolo di novembre: mi facevo alcune domande sul mondo della cosmesi. Ma a quanto pare, Internet riserva tante sorprese. Ce n’è per tutti i gusti: dalle ricette pazze che non proporrei neanche al mio animale di compagnia se ne avessi uno, fino ad arrivare a video di diverse tipologie, relativi all’organizzazione e gestione della casa.

Ed è su questo ultimo argomento che vorrei soffermarmi oggi. Per prima cosa, alcuni video ti propongono metodi per pulire casa, consigliando alcune “tips” ossia trucchetti, spesso discutibili, per migliorare le pulizie. Esistono poi interi account che propongono video incentrati sulla sistemazione della spesa. Ora – premesso che quella è una delle faccende casalinghe a procurarmi più soddisfazione – però chi rimarrebbe ore intere a guardare i “restock” degli altri? Io, purtroppo! Ho perso vagonate di tempo a guardare come sistemavano litri di latte in frigo e simili. Un po’ perché mi rilassava, un po’ perché sono quasi sempre americani e mi incuriosiva vedere la loro spesa, che, ve lo posso garantire con numeri alla mano, è molto diversa dalla nostra, quantomeno dalla mia!

Intanto, in tutti i video che fanno, qualsiasi cosa stiano facendo – dalle pulizie, al caffè, al sistemare la spesa – hanno sempre quelle maniche calate sui polsi. E già quella per me è una roba incomprensibile. Uno dei primi dogmi della mamma (chi non la conosce bene può leggerne qui) prima ancora di cominciare a far qualsiasi cosa è “Tira su quelle maniche, come fai a fare i servizi con i polsini del maglione che si sporcano e impediscono i movimenti?!”. Invece io le vedo tutte che cucinano, sistemano, lavano con ‘ste maniche calate. Ma vogliamo parlare della selezione dei prodotti dal supermercato?! Amici, sarò chiara: gli americani sono diversi. E se adesso mi accuserete di parlare per cliché, accoglierò la vostra critica senza fare una piega. Però ehi, gente, questi riempiono la credenza esclusivamente di schifezze.

Intanto, il loro frigorifero è grande quanto una cella da macellaio: anche l’uomo con i piedi più grandi del mondo potrebbe entrarci per intero senza lasciar fuori neanche un mignolino. Di solito è un frigo a due ante, con tanto di dispenser per ghiaccio e acqua: all’americana insomma. E uno si immagina che loro, in questo frigorifero gigante ci stipino verdure, prelibatezze e prodotti sani. Invece no: file e file di bibite gasate e/o zuccherate (alcune non le ho neanche mai sentite nominare), litri di succhi d’arancia che di arancia hanno poco se non il colore. Poi c’è il reparto dedicato agli snack. La caverna di Alì Babà delle leccornie.

E per quello bisogna aprire un capitolo a parte. Intanto, utilizzano il monoporzione per qualsiasi cosa, come se fossero sempre on the go, come dicono loro. Ma dove andate che la metà di voi soffre di obesità cronica?! Lo so, sono cattiva, ma in alcuni casi serve. E nel proseguire la lettura ve ne renderete conto. Ci sono strisce di formaggini per bambini e gli immancabili Babybel. Babybel come se non ci fosse un domani. Caramelle e cereali di ogni dimensione e colore, cioccolate mini e maxi, salatini usciti fuori da bustoni formato gigante. E poi le gelatine di frutta, non sia mai ‘sti bambini dovessero vedere un po’ di frutta fresca nella loro vita. Meglio andare di cubetti sciroppati. Gli unici frutti ad essere acquistati freschi, sono i frutti rossi: mirtilli e lamponi non possono mancare in ogni casa americana. Và a sapere…

Che poi, un rifornimento del genere, se lo vedesse il fruttivendolo di mia mamma, ci rimarrebbe male. Perché se gli americani, mediamente, per una famiglia di 4 persone caricano il frigorifero con 4 peperoni piccoli, 3 mele, 5 limoni, 4 avocado (quello c’è sempre) e quelle carotine minuscole nella busta già pronte sbucciate, di rimando, le mamme italiane rilanciano la posta. O almeno, mia mamma rilancia e va avanti! A confronto della signora americana, mia mamma si muove dal fruttivendolo in assetto di guerra. Quando la Signora Grazia acquista frutta e verdura, le srotolano il tappeto rosso, le porgono il badge del “privé” e le infilano l’elmetto usando i guanti bianchi. Perché a casa mia la spesa è una cosa seria: non si comprano le bustine di carote, non si adocchiano i 4 peperoni e men che meno gli avocado. A casa mia, si va direttamente di cassette e mai nulla è andato perso! Pile e pile di cassette di frutta e verdura, come se a casa ci aspettasse un reggimento. Che alla prima spesa dal fruttivendolo nuovo, il titolare chiese a mia mamma: “Signora, mi scusi l’impertinenza, ma quanti siete a casa?!”.

Americani, sentite a me, comprate frutta e verdura come la “Signora Grazia”, contando in multipli di sette. Comprate come se ogni giorno doveste affrontare una battaglia. E forse anche a voi stenderanno il tappeto rosso prima di entrare!

#tuttacolpadimurphy #ecciao

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4 pensieri riguardo “Il frigorifero degli americani, la frutta sciroppata e le cassette di mia mamma

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